Cominciamo subito con il dire che Gianfranco Fini è in buona compagnia per quanto riguarda la coerenza nelle dichiarazioni e nell'azione politica. Per esempio, chi di voi si è dimenticato delle ultime parole famose di Berlusconi: "Mai più con Bossi" o di Veltroni che dichiarava solennemente che avrebbe lasciato la politica dopo l'esperienza come sindaco di Roma? Ok, va bene che la politica è l'arte della mediazione e che solo gli imbecilli non cambiano mai idea, però a sentire certe cose qualche dubbio rimane.
GIANFRANCO FINI:
- "È venuta meno la fiducia, a Berlusconi l'ho anche scritto per lettera, d'ora in poi procediamo per conto nostro. Regolatevi di conseguenza. Noi siamo sempre stati leali con lui, nei 5 anni di governo e in questi mesi all'opposizione. Finora non abbiamo fatto sponda a Casini. E questo è il ringraziamento? Per me la Cdl è una storia chiusa." 16/11/2007
- "Alla fine io sono sicuro che Berlusconi riuscirò a farlo ragionare. Perché è un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c'è l'interesse personale. Per cui basterà minacciare di colpirlo sulla riforma delle tv." 16/11/2007
- "Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quello che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi." 9/12/2007
- Il Cavaliere ha fatto tutto da sé. Ha messo in piedi i Circoli della libertà con la Brambilla. Poi ha creato il Partito della libertà senza neanche avvertire i suoi amici di Forza Italia, quindi ha distrutto la Cdl. Conclusi i giochi, a regole scritte (alla stesura delle quali non siamo stati chiamati a partecipare) dovremmo bussare alla sua porta col cappello in mano e la cenere sulla testa? Non siamo postulanti.(...). Sono il presidente di An, non una pecora." 16/12/2007
Un'ultima riflessione che in realtà diventa una domanda per i nostri lettori che magari sono più informati sull'argomento: ma che fine ha fatto la democrazia all'interno dei partiti? Per farla breve, è possibile che siano solo i leader a prendere decisioni fondamentali, definire accordi elettorali, fusioni con altri partiti senza consultare almeno la base? Insomma, non bisognerebbe fare almeno almeno un congresso tra gli iscritti e votare per decidere se allearsi o non con un'altra formazione (vedi, Veltroni, Casini, Di Pietro), presentarsi da soli o addirittura fondersi con altri partiti (vedi Fini che scioglie A.N.) ??? Alla faccia della democrazia dal basso.
5 commenti:
Qualsiasi parola detta da un politico non è più minimamente credibile.
Neanche da parte di quei politici che una volta erano credibili.
Chi ancora se le beve o non ci arriva con la testa, oppure non vuol vedere di proposito.
Sono pienamente d'accordo con rbh, ormai di voltafaccia clamorosi e panzane assurde se ne sono visti a tonnellate (l'ultima boiata è di Veltroni che abbassa le tasse: ma quelli del PD non erano forse TUTTI al governo fino a 1 mese fa??? e mi pare che siano solo aumentate... mah), però finchè la gente vota a loro poco interessa... il voto lo prendono lo stesso, anche dicendo che Cristo è morto dal freddo.
Toccherebbe votare tutti SCHEDA NULLA!
Luca da PG
ciao! si solito mi limito a leggere e sghignazzare, ma hai sollevato un bel problema, e spero di poterti aiutare così.
Come al tempo antico scrisse Bobbio, il problema della politica post ideologia è dato dai partiti personali. Il primo, si sa, è quello del cavaliere. Ma Silvio detta le regole, e così dopo un po' ci si è uniformati un po'tutti.Il problema in italia non è la democrazia nei partiti, ma semplicemente il fatto che ormai non c'è nulla più di cui parlare. Non c'è una linea vera. Hai mai sentito questa gente fare dichiarazioni programmatiche,esprimere opinioni su problemi strutturali del paese?Ovviamente no.Questa è gente che vive alla giornata. Inoltre considera una cosa:tu non ascolti le dichiarazioni di un congresso,ma le prime tre cose che passano per la testa a un segretario(ora presidenti!) di partito preso fuori da montecitorio. E'il mondo dell'informazione!
ps. non votate scheda bianca. Davvero,è un dissenso inutile.
SONO D'ACCORDO AL 100% CON ALFONSO, VOTARE SCHEDA NULLA O NON ANDARE A VOTARE NON SERVE A NIENTE!
Anche se il partito del non voto arrivasse alla quota record del 35-40%,il fenomeno verrebbe liquidato dai vincitori come "Preoccupante disaffezione cui daremo presto una risposta" (solite stronzate del politichese....insomma)
Lo so, è una situazione di impotenza frustrante ma dobbiamo provarci. PROMUOVIAMO SU QUESTO BLOG UNA LISTA DI NOMI AL DI FUORI DALLA POLITICA DA VOTARE CON SONDAGGIO COME LEADER IDEALE, che sia GRILLO (Che però forse ha perso il treno) MONTEZEMOLO,FUKSAS, DRAGHI...?
Stendiamo una serie di proproste e sommergiamolo di e-mail di incoraggiamento a candidarsi premier!!
sandrino
giovanepatria
fini ha palesemente svenduto il suo partito per una poltrona,
è diventato definitivamente il paggio di Silvio,
se fossi un elettore di AN sarei molto infastidito,
ma per fortuna non lo sono
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