lunedì 5 novembre 2007

Buttiamo giù quel Campanile


(Fonte: Il Giornale)


Ci siamo occupati più volte della gloriosa testata del Campanile, organo ufficiale del partito-rutto Uder, lamentandoci del fatto che andasse avanti solo grazie al finanziamento pubblico. Finalmente si è interessato della faccenda un giornale serio, l"Espresso. Per chi non avesse avuto l'occasione di acquistare la copia di questa settimana, proponiamo l'articolo integrale dedicato a questa oscura faccenda. Stranamente questa volta la stampa nazionale non hanno dato molto risalto a questa inchiesta, ma si sa, i mass media italiani sono birichini, quando tira una brutta aria preferiscono mettersi al coperto, si rifugiano nelle calde stanze del potere. Peccato che le mura comincino a scricchiolare...

In conclusione ci azzardiamo a formulare una mini-profezia: Il Ceppalonico risponderà che tutti i finanziamenti che ha ricevuto la sua famiglia ed il Campanile non costituiscono un'ipotesi di reato, che tutto rientra nell'ambito della legge e che queste inchieste non sono altro che un subdolo tentativo di screditarlo agli occhi del cittadino. Noi ci permettiamo di dire che probabilmente è vero, probabilmente anche in questo caso Mastella non ha violato nessuna legge. Ma quello che il Ceppalonico finge di non sapere è che ciò che è legalmente accettabile a volte può non esserlo moralmente. In un momento in cui tutti noi siamo costretti a fare moltissime rinunce, in cui tante famiglie faticano alla fine del mese, in cui tutto continua inesorabilmente ad aumentare, dal cibo alla benzina, sapere che gente come Mastella non rinuncia ad un solo dei privilegi che la legge gli offre, questa continua rincorsa nel correre ad accaparrarsi la "robba" a mo' di squalo sulla preda, questa faccia tosta nell'accumulo di beni mobili ed immobili, beh, francamente questo suscita la rabbia e l'indignazione di chiunque. Soprattutto quando il Ceppalonico ha la faccia tosta di paragonarsi a De Gasperi o quando proclama la propria adesione allo sciopero della pasta. Ma lui è così, lo sa che tutto finisce sempre a tarallucci e vino. Solo che ora ci siamo rotti di pagargli il conto.


Inchiesta ''Espresso'' Per chi suona il Campanile

di Marco Lillo
Consulenze, voli, contratti, benzina e case. E persino torroncini e panettoni. Pagati dal giornale Udeur e usati da Mastella & C. Grazie anche ai fondi pubblici.



Una grande nebulosa nella quale spariscono i milioni del finanziamento pubblico e i confini tra gli interessi della famiglia Mastella e quelli del partito. Questo è il quadro che emerge dall'inchiesta de 'L'espresso' sulla gestione del giornale dell'Udeur, 'Il Campanile'.

Per oltre un mese abbiamo spulciato i conti del quotidiano. Prima che se ne interessasse il pm di Catanzaro Luigi De Magistris, prima che gli fosse scippata l'inchiesta su Mastella, abbiamo intervistato i fornitori e gli amministratori, verificando che una parte delle spese del giornale finiscono nei dintorni di Ceppaloni, borgo natio del ministro. All'ombra del 'Campanile' Clemente Mastella, i suoi familiari e le loro società hanno ottenuto soldi e vantaggi grazie a un giornale finanziato con i soldi dei contribuenti. In questa nebulosa sono finiti 40 mila euro pagati a Clemente Mastella per la sua 'collaborazione giornalistica' nel 2004; i 14 mila euro usati per acquistare i celebri torroncini di Benevento che spesso finivano in regalo a politici e giornalisti, magari con il messaggino di auguri di Sandra e Clemente. Più i biglietti aerei per i familiari del segretario e poi ancora i 12 mila euro incassati dallo studio del figlio, Pellegrino Mastella, e i 36 mila euro risucchiati in tre anni dalla sua società di assicurazioni.

La ricostruzione delle spese del quotidiano spiega meglio di un trattato il funzionamento di Mastellopoli, un luogo dove, parafrasando Von Clausewitz, la politica sembra la prosecuzione della famiglia con altri mezzi. Il giornale del partito costa ogni anno 2 milioni e mezzo di euro anche se, nonostante gli sforzi dell'ottimo direttore Paolo Festuccia, non supera le 5 mila copie. Di queste solo 1.500 passano dall'edicola per finire quasi sempre al macero. L'edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal Parlamento, spiega: "Da molti anni ricevo cinque copie ogni mattina. Non ne ho mai venduta una". Questa gigantesca 'ammuina' serve a giustificare il finanziamento pubblico: un milione e 331 mila euro. La presidenza del Consiglio rimborsa le spese 'inerenti alla testata' purché non superino un tetto pari a a circa la metà dei costi. Un sistema che premia chi spende di più e permette di sistemare molti amici e parenti. Così 'Il Campanile', con una redazione di sei giornalisti, ha visto aumentare il suo costo del lavoro in due anni da 345 mila a 834 mila euro. Nel dicembre del 2005 i debiti verso i fornitori ammontavano a 770 mila euro. 'L'espresso' ha visionato i bilanci interni e la lista dei fornitori stilati dal vecchio amministratore Tancredi Cimmino nel marzo del 2006. Ne viene fuori un quadro inquietante.


Prima è d'obbligo una premessa. Queste spese sono state approvate quando ad amministrare 'Il Campanile' c'era Tancredi Cimmino. Dopo una lite furibonda con Mastella, che non lo ha voluto candidare alle politiche, all'ex senatore è subentrato l'avvocato Davide Perrotta. Cimmino era anche segretario amministrativo dell'Udeur. Ad aprile del 2006 gli è subentrato il braccio destro di Mastella, Mauro Fabris, e a giugno il commercialista Pier Paolo Sganga. Sia Perrotta che Sganga ci tengono a precisare: "Tutti gli atti compiuti fino all'aprile 2006 ricadono sotto la responsabilità della precedente gestione. Oggi le carte sono a posto". Al di là delle responsabilità formali resta un dato politico: i beneficiari di molti pagamenti discutibili sono membri della famiglia Mastella.

40 mila euro simbolici
Il primo a dare l'esempio è il leader. Il giornale ha accordato un bel contratto di collaborazione giornalistica a Clemente Mastella: 40 mila euro più i contributi nel 2004. Quell'anno il leader dell'Udeur aveva perso il seggio da europarlamentare e le sue entrate si erano ridotte. 'Il Campanile' pensò bene di aiutarlo con un contratto extra. Una scelta che l'amministrazione attuale difende a spada tratta: "Il segretario è un giornalista professionista che contribuisce quotidianamente all'indirizzo politico della nostra testata pubblicando numerosi articoli. Il corrispettivo di 40 mila euro, regolarmente fatturato, ha costituito quasi un atto simbolico rispetto alla sua dedizione al lavoro".

Indovina chi decolla
Nel 2005, secondo il bilancio provvisorio del vecchio amministratore, sono stati pagati 98 mila euro per viaggi e trasferte. Tra gli altri, in quegli anni, secondo gli ex amministratori, hanno volato Sandra Lonardo, Pellegrino ed Elio Mastella e pure la moglie di Pellegrino, Alessia Camilleri. L'ultimo decollo della premiata coppia Alessia-Pellegrino risale al marzo scorso quando il Campanile ha pagato ai due i biglietti per raggiungere Sandra e Clemente Mastella alla festa sulla neve dell'Udeur a Cortina. Gli amministratori però giurano: "Dall'aprile del 2006 non esistono altri biglietti aerei autorizzati, se non per ragioni professionali, a persone esterne al giornale. Quello che è successo prima ricade nella responsabilità della precedente gestione. E comunque Pellegrino è un consigliere di amministrazione del giornale". E i voli di Elio? No comment. E Alessia? "Ha rivestito un ruolo, in passato, nel giornale".

Natale d'oro
Nel 2005 (stando sempre ai bilanci parziali di Cimmino) 'Il Campanile' ha pagato 141 mila euro per le spese di rappresentanza e 22 mila euro di liberalità. Tra pacchi, dolciumi e torroni sono spariti 17 mila euro per il Natale 2005. Ben 8 mila e 400 euro partono dalle casse del giornale con destinazione 'Dolciaria Serio' di San Marco dei Cavoti, un paesino a pochi chilometri da Benevento. Altri 6.050 euro sono andati al Torronificio del Casale, una piccola azienda di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta. Che fine fanno tutti questi torroncini? Al 'Campanile' giurano che servono per "i regali del giornale a 200 colleghi e personalità istituzionali. La famiglia Mastella non c'entra". Eppure qualcosa non torna. Per esempio i 2.170 euro pagati alla pasticceria Millefoglie di Ponte, vicino a Benevento dovrebbero riguardare: "Il tradizionale incontro di auguri tra i vertici dell'Udeur campano e quelli del giornale". Il vecchio amministratore Tancredi Cimmino però cade dalle nuvole: "Ma quale tradizione. Io non ho mai fatto nessun incontro". E anche il pasticciere, Nicola Zampelli, ricorda una storia diversa: "Sia nel 2005 che lo scorso anno, ho consegnato più di 200 panesilli (un panettoncino tradizionale del beneventano) a casa di Clemente Mastella. Probabilmente li avranno usati per fare dei cesti. Non ho mai sentito parlare di un rinfresco".

A sentire chi la conosce bene, sarebbe proprio donna Sandra in persona, insieme alle sue collaboratrici, a confezionare con grande creatività, in quel di Ceppaloni i cesti regalo con il meglio delle tradizioni locali. Per comprare i pacchetti donna Sandra arriva al Cis di Nola, un mega centro commerciale sulla strada per Napoli. Qui nel negozio di articoli da regalo dei fratelli Casolaro sono stati spesi altri 1.150 euro, sempre a carico del 'Campanile'. Un cortese responsabile ci informa che "di solito è la signora Sandra in persona a scegliere le scatole per fare le confezioni regalo". E anche al negozio di articoli da regalo e borse Luna di carta nella piazza di Benevento risulta una fattura del 'Campanile' per 2.030 euro. "Probabilmente erano regalini. Mi sembra di ricordare che venne una macchina a ritirare tutto", dice il titolare. Una cosa è certa: gli amministratori del 'Campanile' dell'epoca con quelle spese non c'entrano. "Io non ho mai avuto rapporti con quelle aziende di dolci e regali. Arrivavano le fatture", spiega il solito Tancredi Cimmino, "e mi limitavo a firmare".

Il pozzo di San Patrizio
Ogni mese, fino all'inizio del 2006, l'amministratore del giornale pagava conti per spese di benzina per una media di 2 mila euro al mese. Per metà a carico dello Stato. I giornalisti del giornale però non c'entrano nulla. Questa pioggia di carburante sul 'Campanile' si concentrava sulla stazione di servizio della famiglia Parente di San Giovanni di Ceppaloni, la frazione di 600 anime dove si trova la villa dei Mastella, quella con la celebre piscina a forma di cozza. Proprio così: 'Campanile' e Udeur facevano il pieno a 250 chilometri di distanza proprio alla fine del vialetto che porta dalla villa dei Mastella al paese. Fino all'inizio del 2006 pagava il giornale, ora il partito. Ma chi usufruisce di queste tonnellate di benzina made in Ceppaloni?

Il titolare, Massimo Parente, dice a 'L'espresso': "Qualche volta viene il figlio, Pellegrino Mastella, con il suo Porsche Cayenne che ha una cilindrata di 4 mila e 200 e fa cinque chilometri con un litro. Mette in media 90 euro. Poi alla fine del mese viene un ragazzo dalla villa dei Mastella. Si chiama Daniele (Ferraro, un collaboratore di Clemente Mastella e Sandra, ndr), e mi fa timbrare la scheda carburante, non ricordo a chi è intestata". Il padre, Antonio Parente, ha gestito l'impianto fino a febbraio scorso, e ricostruisce: "Qualche volta Daniele, fa il pieno con l'auto di Pellegrino, più spesso con l'automobile usata dalla signora Sandra. Io faccio il buono e poi se la vedono loro. Compilano la scheda e non so se mettono tutto a carico del partito". Sulle schede non sono indicate le targhe ed è difficile distinguere benzina privata e pubblica. Fonti vicine alla famiglia Mastella fanno sapere che Pellegrino avrebbe un'altra scheda carburante intestata alla sua società alla quale imputerebbe la sua benzina privata. Resta il giallo su quei 100 euro di benzina al giorno a carico prima del giornale e ora del partito (finanziati entrambi dallo Stato). Il segretario amministrativo dell'Udeur Pierpaolo Sganga paga fino a 4 mila euro al mese e spiega: "Sono legittime spese di rappresentanza riferite all'attività politica dei collaboratori del segretario nazionale del partito che peraltro non riceve nessun compenso da me. Spese giustificate, visto che in quella zona l'Udeur consegue il massimo dei voti".

Benvenuti a Casa Nostra
La storia dell'appartamento di largo Arenula che ospita la sede del quotidiano dell'Udeur è un altro monumento al familismo. L'ufficio era dell'Inail che lo aveva affittato al partito. L'Udeur, come abbiamo già raccontato su 'L'espresso' ('Casa Nostra', n. 35) poteva comprarlo nel 2006 a un milione e 450 mila euro, un ottimo prezzo. Invece, dopo un tortuoso giro, l'affare è stato fatto da una società dei figli del segretario. In realtà quella società, secondo Tancredi Cimmino, era un bene dell'Udeur che l'aveva finanziata per ben 450 mila euro e non poteva essere ceduta da Mastella ai figli. Comunque sia, i due giovani immobiliaristi non sono stati molto riconoscenti con il partito. Appena hanno comprato la sede del giornale hanno subito aumentato l'affitto da 3 mila e 500 a 6 mila euro più Iva. Bisogna capirli. Per comprare hanno sborsato 650 mila euro cash e si sono sobbarcati un mutuo da 1,1 milioni per una rata mensile di 6 mila e 500 euro, quasi identica all'affitto chiesto al giornale (amministrato anche da Pellegrino).

Pellegrino sotto il Campanile
L'ombra del 'Campanile' segna la traiettoria professionale del figlio maggiore. Appena laureato, Pellegrino ottiene un contratto di praticantato giornalistico a 'Il Campanile', come la sua fidanzata Alessia. Presto i due spiccano il balzo verso la professione legale: Alessia va all'Autorità delle Comunicazioni, nella segreteria dell'ex onorevole Udeur Roberto Napoli, mentre lui diventa socio dello studio Criscuolo. Gli associati sono tre: Fabrizio Criscuolo, Mastella junior e il suo coetaneo Davide Perrotta, il presidente del giornale. Proprio 'Il Campanile' (quando c'era ancora Cimmino) pagava mille euro al mese per l'assistenza legale dello studio Criscuolo. Un contratto chiuso da Cimmino nel 2006 come quello della Acros, una società di brokeraggio assicurativo della quale Pellegrino è socio al 50 per cento. Acros ha incassato 36 mila euro in tre anni. Alla vigilia del rinnovo Cimmino ha revocato la consulenza e così Acros quest'anno si è dovuta accontentare di 2 mila euro per la polizza della serata di Roberto Benigni a Telese. "È una primaria società di brokeraggio che ha prestato attività di consulenza in vista della stipula di polizze per la responsabilità degli amministratori", precisano dal 'Campanile'. Ma le polizze poi si sono fatte? "Non se ne è fatto più nulla". Altri 36 mila euro buttati dalla finestra del 'Campanile'.


15 commenti:

tonymontana86 ha detto...

Probabilmente chiunque deciderà di raccogliere le prove e di avviare un processo per finanziamenti illeciti diventerà il prossimo magistrato "demone" da screditare 24 ore su 24. Vai Clem!

Anonimo ha detto...

http://prosapost.blogspot.com

venite, degustate i racconti, commentate e mandate affanculo i subumani come mastella

Leghen

Anonimo ha detto...

questa notizia mi riempie di allegria, io che non ho potuto fare il servizio militare mi sentivo in debito con l'italia, ma ora che ho scoperto che sono che contribuisco a pagare il pieno della porsche cayenne del figlio di mastella mi sento pienamente riabilitato.

W mastella che ci da la possibilità di servere la patria!

Anonimo ha detto...

A mio avviso il passaggio + bello è questo: "'Campanile' e Udeur facevano il pieno a 250 chilometri di distanza proprio alla fine del vialetto che porta dalla villa dei Mastella al paese"

Mastella sei uno sciacallo e a mio modesto avviso pari pure TIRCHIO, con tutti i soldi rubacchiati che hai (perchè anche io tuoi stipendi sono rubacchiati, non solo le porcate che fai in giro) vai a pensarle proprio tutte per gravare su tutti noi! Ma mantieniti da solo invece di fregare i soldi dello Stato! pensare che sono uno stagista da 250 EURO e te uno scroccone MAFIOSO di merda mi fa girare ancora + le palle... VAFFANCULO

Luca da PG

Anonimo ha detto...

Ho sempre pensato e ora lo dico,noi poveri stupidi mandiamo a govenarci la peggior feccia del popolo italiano.
Se la democrazia produce qesta immondizia meglio la dittatura (magari militare) tipo quella di Pinochet.
Tanto peggio di cosi' .....!!!

Anonimo ha detto...

Gentile Luca da PG,
il fatto che tu ti qualifichi come stagista da 250€ mi da da pensare ... non è che sei un pò invidioso del buon Mastella che si mette in tasca le centinaia di migliaia di euro mentre a te non resta un c..zo?
Un consiglio: invece di perdere il tempo a fare lo stagista sottopagato vai a fare il cameriere o l'operaio (i lavori che oggi fanno solo gli extracomunitari), risolverai due problemi: guadagnerai almeno 4 volte quello che tiri su oggi e ci toglierai un extracomunitario dalle balle.

Felipegonzales ha detto...

Il facocero Masty è sempre sulla cresta dell'onda. Leggi e commenta se vuoi
http://felipegonzales.blogspot.com/2007/11/potere-e-soldi-why-not.html

Anonimo ha detto...

Possibile che in Italia non c'e' giustizia sento parlare di Mastella quasi fosse il Re della Repubblica Ministro di Grazia e' Giustizia volevo,farvi sapere una cosa sapete che nelle carceri italiane non e' lo stato a mantenere i detenuti perche internamente alle carceri il cibo,prodotti per la pulizia personale e' non, si compra tutto essendo i parenti a fare visita lasciano soldi alla porta per i detenuti stessied il resto dei soldi finisce nelle tasche delle guardie penitenziarie.e' non e' tutto.

Anonimo ha detto...

Mio caro Bruno Boccione, sappi che sono cameriere dalla tenera età di 16 anni, ho sempre avuto i soldini in tasca grazie al mio lavoro e tuttora è così. Lavoro onesto, a nero ovviamente, ma onesto. L'impiego da stagista mi è necessario (è ormai un anno spartito in 2 aziende) per sperare di trovare un lavoro consono ai miei studi. Non ho conoscenze in alto che mi danno una mano, ho sempre fatto tutto grazie alle mie capacità. Credi che lavorare facendo quello che hai studiato sia chiedere troppo? no perchè ho fatto anche un anno e mezzo il magazziniere durante l'Università, non sono un fighettino che disprezza e non mi sento uno che non ha mai fatto niente, ANZI!!!
Per finire, quello che nutro nei confronti del dis-onorevole Mastella non è invidia, bensì un non celato disprezzo per tutto quello che puzza di mafia.
Se poi tu ce l'hai in particolar modo con gli extracomunitari... vinimi a togliere dai coglioni i marocchini che spacciano continuamente sotto casa mia!

Luca da PG

Anonimo ha detto...

Gentile Luca da PG,
allora se guadagni già quanto ti basta che vuoi?
Fai lo stagista, pigliati il rimborso spese e non fare la lagna.
Il problema dell'Italia, oltre a quello dei politici forchettoni, è dei cittadini lagnoni.

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=vYrK86OjuSo

Anonimo ha detto...

SCUSATE L'INTROMISSIONE NEL BLOG... MA COME STA ANDANDO LA QUESTIONE DELLA QUERELA DEL MASTELLONE? PERCHè NON TENERCI AGGIORNATI E FARE UN PO' DI NOTIZIA? LO SI FA PER IL DELITTO DI COGNE... NON VEDO PERCHè NON RENDERE POSSIBILE AI COMUNI MORTALI DI VENIRE A SAPERE CONTENUTI DI ATTI LEGALMENTE PUBBLICABILI... CHE NE DITE?

P.S. DOPO GIORNI DI SILENZIO HO SFORNATO QUELLO CHE PENSO DEL DDL LEVI... SE VI INTERESSA LO SPEGONEL BLOG. CONTINUATE COSì!
HTTP://ILFEMMININO.SPLINDER.COM

Anonimo ha detto...

CHE SCHIFO! DOBBIAMO FINANZIARE I LORO LUSSI , I LORO CAPRICCI , I LORO RACCOMANDATI, MA QUANDO CI LIBEREREMO DA QUESTI PARASSITI?

Anonimo ha detto...

caro Bruno, i problemi dell'Italia sono tanti, uno è anche la gente sempliciotta come te. Io voglio uno stipendio perchè una vita da stagista-cameriere non ti porta da nessuna parte, ma te mi pare che sti problemi non li hai... evidentemente sei il solito figlio di papà o magari un ragazzino che non sa ancora niente nè di lavoro nè tantomeno di vita (non che io sia un esperto mondiale).
mo ti saluto, ma se te la devo dire tutta mi pari un po' scemo...

Luca da PG

Anonimo ha detto...

Qualcuno pero' si e' accorto che e' sinistramente calato il silenzio mediatico sui due magistrati attaccati

http://www.aprileonline.info/4904/che-succede-a-de-magistris-e-forleo

NONO ABBASSIAMO LA GUARDIA :
mala tempora currunt.....

IL PRIMO PARTITO DELLA STORIA CHE SUONA COME UN RUTTO: UDEUR !!!

IL PRIMO PARTITO DELLA STORIA CHE SUONA COME UN RUTTO: UDEUR !!!

ATTENZIONE: SOGGETTO PERICOLOSO !

ATTENZIONE: SOGGETTO PERICOLOSO !
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