Il Sansone Clemente

Che Mastella fosse un ricattatore professionista lo sapevamo un po' tutti. Più volte Clem aveva velatamente fatto intendere che se fossero stati toccati dei punti a lui ed al suo partito sensibili (vedi legge elettorale) avrebbe fatto cadere il governo. E' la sindrome di Sansone, lo aveva fatto con Berlusconi in passato ed ora si è ripetuto con Prodi. Almeno non si può dire che non è coerente. Beh, ora che lui e sua moglie sono indagati che cosa poteva accadere se non quello a cui abbiamo assistito? Prepariamoci al prossimo atto della commedia mastelliana: il salto della quaglia. E non ci illudiamo, il Ceppalonico tornerà in auge. I processi contro di lui andranno a rilento, la Casta non autorizzerà i magistrati ad ulteriori indagini, probabilmente le vicende processuali si concluderanno per prescrizione e Mastella tra qualche anno, facendosi dedicare una via a Ceppaloni, si dichiarerà una vittima della persecuzione giudiziaria. Intanto si ricandiderà, magari dicendo che lo fa controvoglia, che lo fa perché miliardi di elettori glielo chiedono e che lo fa perché ama la sua terra. Prenderà quei cinquecentomila voti che gli servono per entrare in parlamento et voilà, il giochino ricomincerà. E tornerà più forte di prima, anche perché prima di lasciare la poltrona di Guardasigilli è riuscito comunque a far fuori De Magistris. Inoltre sarà in prima fila per votare quel provvedimento contro le intercettazioni che Berlusconi, con quel LEGGERISSIMO tocco di populismo che lo contraddistingue da sempre, vuole realizzare accompagnato alla cancellazione dell'Ici. Proprio quelle intercettazioni senza le quali non sapremmo nulla dei giochini poco puliti dei vari D'Alema, Fassino, Saccà, Berlusconi, Lonardo Mastella, Cuffaro (continuate voi la lista, i nomi sono tanti) ...
Di acqua sotto i ponti ne passerà ancora tanta, acqua marcia. E noi che pensavamo di chiudere il blog! Abbiamo cambiato idea. Abbiamo comprato più mollette e nuove scatole di Malox per cercare di andare avanti e resistere al fetore provocato da questa insulsa classe dirigente. In attesa di una bella ventata di aria nuova, magari accompagnata da un'invasione di benefici "grilli"...

P.S. Nel precedente post avevamo criticato la iena Alessandro Sortino per l'intervista a Elio Mastella. Diamo a Cesare quel che è di Cesare: questa volta ci complimentiamo con lui per aver avuto la coerenza ed il coraggio di contestare la propria azienda e di aver dato conseguentemente le dimissioni.